Bugia dopo bugia by Helena Hunting

autore:Helena Hunting [Helena Hunting]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Always Publishing
pubblicato: 2023-08-31T22:00:00+00:00

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Fai i calcoli

«Io… eh?» Non so cosa mi aspettassi che dicesse – forse qualcosa del tipo “sono ancora innamorata di te”, o “mi sei mancato”, o “ho lavorato come pagliaccio in un circo del cazzo” – ma “ho un figlio” non era certo nella mia lista delle possibilità.

«Si chiama Kody, con la K.» Appoggia il tè sulla panchina e prende il cellulare dalla tasca. Inserisce il codice per sbloccarlo e noto che le tremano le mani. «È nato il quattro aprile, una decina di giorni prima del previsto. La gravidanza è andata bene… Ero in perfetta salute, mi ha seguita un dottore meraviglioso e ho avuto tanto supporto. Anche se la mia famiglia non era contenta, non potevano farci nulla.» Mentre va avanti a parlare, tiene ancora lo sguardo basso sul telefono, come se volesse solo buttare fuori tutto. «Quando sono tornata a casa, mi ci sono voluti un paio di mesi per accorgermi che ero incinta. Dapprima pensavo di stare male per amore, poi ho saltato il ciclo per due mesi di fila, sono andata a controllarmi da un medico e, be’…» Si stringe il cellulare al petto. «Adesso ha quattro mesi.»

All’improvviso ho la sensazione di soffocare. È come essere vittima del caso di déjà vu più estremo dell’universo. Mi sembra di rivivere la Questione-Sissy… Solo che è peggio, perché io ho trascorso sei settimane con Lainey, a fornicare su ogni superficie a disposizione. Abbiamo usato i preservativi. Be’, tranne quell’unica volta. Ed è stata solo una bottarella – una bottarella deliziosa e memorabile. Poi, però, il giorno dopo le sono venute le mestruazioni, quindi era tutto a posto. Ed è durato tre giorni in tutto, quindi non ci ha rallentati più di tanto, se non per niente. Sono talmente scioccato – e francamente sono davvero fuori di me – che le prime parole che mi escono di bocca sono: «Mi stai prendendo per il culo, vero?».

Un bambino ci passa davanti di corsa, seguito dalla madre che mi fulmina con lo sguardo. «Scusi» borbotto, poi mi rivolgo di nuovo a Lainey e abbasso la voce. «Lo trovi uno scherzo divertente? Se quel tipo lì, Walter, è davvero il tuo ragazzo… o peggio, il tuo cazzo di marito… allora non dovresti essere qui con me.» Non porta l’anello. Se questo bambino ha quattro mesi, significa… cosa, porca miseria? Si è trasferita qui il giorno stesso in cui me ne sono andato?

Lainey mi guarda come se fossi uscito di testa. «Kody è tuo.»

«Com’è possibile? Abbiamo sempre usato i preservativi, ogni cazzo di volta.» Devo sforzarmi di tenere bassa la voce.

«Sì.» Annuisce. «Tranne…»

Le parlo addosso. «Allora come cazzo può essere mio? A meno che tu non abbia ripescato un preservativo usato dall’immondizia e ti sia infarcita come un tacchino.»

Solleva una mano davanti al mio viso. «Okay, questo è… assolutamente disgustoso e spaventoso. Ed è inquietante che ti venga in mente una cosa tanto grottesca senza nemmeno doverci pensare.»

Ha ragione. Inoltre, Sissy ce la vedrei benissimo a organizzare una cosa del genere, perché quella era una psicopatica patentata.

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